Fabio Zanardi è il nuovo presidente di Assofond

da | Ott,2021

“Costi materie prime, caro energia e decarbonizzazione sono le sfide da affrontare per un settore strategico della manifattura europea”

Fabio Zanardi, presidente e amministratore delegato di Zanardi Fonderie, è il nuovo presidente di Assofond, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di fonderia italiane. È stato eletto il 22 ottobre 2021 a Villa Corte Peron (Marmirolo, Mantova), nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione, alla quale hanno partecipato 200 persone, tra associati e rappresentanti della filiera. “Inizio questo mandato assistendo alle dinamiche impazzite dei prezzi che, ormai da mesi, affliggono tutta l’industria manifatturiera e impattano in modo drammatico nel nostro settore”, ha detto Fabio Zanardi, che ha raccolto il testimone da Roberto Ariotti. “Oltre al trend esplosivo dei metalli, partito circa un anno fa e che mantiene tuttora elevate le quotazioni delle materie prime metalliche anche a causa delle strozzature lungo le catene di fornitura, da qualche tempo è in atto una allarmante crisi energetica che sta producendo fiammate inflattive su tutte le commodity”.

Nel corso dell’assemblea annuale di Assofond, dal titolo “Le fonderie fra ripresa e transizione”, si è fatto il punto sui temi chiave per il settore in un momento caratterizzato da un clima di forte incertezza. La pandemia è ormai superata: nei dodici mesi che vanno da settembre 2020 ad agosto 2021 l’indice della produzione industriale delle fonderie è stato superiore ai valori fatti segnare nell’ultimo anno pre-pandemia, il 2019, e solo di poco inferiore al dato del 2018, uno degli anni migliori in assoluto per il settore. Ma le fonderie, oggi, si trovano ad affrontare grandi incognite già fortemente impattanti nell’immediato e probabilmente destinate ad avere effetti strutturali nel medio-lungo periodo: “Alti costi e difficoltà di approvvigionamento delle materie prime; costi insostenibili per le commodity energetiche; disponibilità e competenza del capitale umano: il tutto va urgentemente legato alla transizione ecologica e agli obiettivi che l’Europa si è data con il pacchetto ‘Fit for 55’, che alza il livello di complessità essendo fortemente correlata non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella economica e sociale”, ha spiegato il nuovo presidente di Assofond. “Dovere della nostra associazione è quindi essere parte attiva del processo di transizione, proponendo azioni, tecnologie e tempistiche che aiutino le istituzioni a intraprendere direzioni veramente sostenibili a 360 gradi.”